Dedicata inizialmente a san Paolo e costruita per i Carmelitani Scalzi tra il 1608 e il 1620, la chiesa fu rinominata in occasione della battaglia della Montagna Bianca nella Guerra dei trent’anni, che vide una temporanea vittoria delle truppe cattoliche su quelle protestanti.
La dedicazione alla Madonna Regina della Vittoria fu confermata da un breve di Innocenzo X (1644-1655).
Architetto della chiesa fu Carlo Maderno. La facciata (1626) è invece di Giovanni Battista Soria, è su due ordini, con un timpano triangolare alla sommità e un timpano arcuato al di sopra del portale d’accesso.
I lavori di pulitura hanno interessato soprattutto il prospetto principale in travertino.
Oltre le operazioni di rimozione dei depositi coerenti ed incoerenti, della vegetazione infestante, effettuate con il sistema Jos a bassa pressione che garantisce la salvaguardia dei partiti architettonici e dei bassorilievi in pietra.
Particolare cura è stata prestata per i modellati in travertino, sono state reintegrate le fessurazioni e le mancanze mediante l’uso di materiali congrui e del tutto simili a quelli esistenti, infine si è proceduto alla protezione superficiale con polisilossano.
Le alterazioni cromatiche provocate da grappe e perni, staffe e cerchiature sulla superficie lapidea è stata eliminata mediante l’impiego di sepiolite con acqua demineralizzata.
Sono state ricollocate scaglie e frammenti di peso e dimensioni limitate mediante resina epossidica con imperniatura e adattamento di sedi già esistenti con perni in vetroresina.