La chiesa deve il nome, secondo la tradizione, ad un boschetto di lauri che esisteva nelle vicinanze, ed è citata come Salvatori de Lauro nel Catalogo di Cencio Camerario del 1192, con una rendita presbiteriale di 6 denari.
Annesso alla chiesa fu fatto costruire dal cardinale Latino Orsini, nel XV secolo, un convento di San Giorgio, affidato ai Canonici Regolari di San Giorgio in Alga. La chiesa di San Salvatore in Lauro è oggi visibile nella versione tardo-cinquecentesca, dovuta in gran parte al disegno del bolognese Ottaviano Mascherino, meglio noto per essere stato l’architetto del Palazzo del Quirinale. In realtà i più recenti studi tendono ad attribuire il progetto originario a Frate Domenico Paganelli. Il Mascherino sarebbe intervenuto solo in un secondo momento in seguito al crollo parziale della navata centrale causato da una particolare intensità delle piogge e conseguente alluvione nel 1599.
L’intervento ha interessato i lavori di restauro e recupero funzionale dell’ex biblioteca posta sopra la navata centrale della Chiesa.
Il lavoro ha riguardato la revisione completa degli intonaci e il loro consolidamento, in particolar modo sulla imponente volta a botte che copre l’ambiente. Successivamente si è proceduto con il rifacimento delle parti mancanti e la tinteggiatura, incluso il restauro e la ripresa delle parti a stucco modanate.
Le antiche catene situate al livello del pavimento sono state rinforzate con delle nuove catene lisce con 2 chiavarde simmetriche più sottili e collocate in alto.