Il Palazzo, risalente al Cinquecento, fu costruito per Luigi Roberti. Nel 1675 l’edificio fu venduto alla Duchessa di Poli, Lucrezia Colonna Conti, che lo fece ristrutturare, un secolo dopo passò ad Alessio Datti. Ha un prospetto curvilineo e armonioso che sviluppa su due piani di undici finestre e, sopra il cornicione di coronamento, in una sopraelevazione ottocentesca. Il pianterreno, apre su un portale architravato verso l’angolo con via Monterone, tra due finestre architravate; il resto del fronte appare alternato da una serie di porte di negozi. Il piano nobile è costituito da quattro saloni intercomunicanti. Il palazzo subì un incendio nel 2016, l’androne e l’intero corpo scala venne interessato da una spessa coltre di nero fumo. I lavori hanno interessato il restauro dello scalone interno, il restauro del cornicione e pilastrini di coronamento. L’intervento per l’androne e lo scalone è iniziato con la pulitura degli intonaci e gli elementi decorativi in stucco, la rimozione di depositi superficiali coerenti derivanti dall’incendio mediante un accurato lavaggio delle superfici con spazzolini e spazzole di saggina, irroratori e spugne. Dopo si è proceduto alla tinteggiatura finale delle pareti e la tinteggiatura a finto travertino delle paraste e delle cornici. Si è anche realizzata la lucidatura dei pavimenti in cotto e in marmo. All’ esterno si è proceduto alla messa in sicurezza e ripresa del cornicione sagomato con ossatura in laterizi e rivestimento a stucco romano tramite applicazione di malta di calce additivata con resina per la ripresa dei tratti mancanti, finitura e presentazione estetica finale.